sabato 16 febbraio 2008

(Tv) MIGLIAIA DI PERSONE PER ESEQUIE PEZZULO

Mestamente, accompaganata da due ali di folla, la bara del maresciallo Giovanni Pezzulo ha lasciato la chiesa di Oderzo. Migliaia di persone hanno salutato Pezzulo: molti stipati in Duomo, tantissimi sul sagrato, dove erano schierati anche i picchetti delle forze armate. Al passaggio della bara, sorretta da amici e colleghi, la tromba ha riempito il silenzio di una citta' a lutto (tutti i negozi erano chiusi) in una cerimonia funebre contrassegnata proprio dalla musica: era l'hobby del militare ucciso in Afghanistan tanto che in suo onore, durante le esequie, e' stata cantata la celebre canzone dei Nomadi "io Vagabondo". Alla fine, tra le parole del messaggio di cordoglio della figlia, proprio una citazione alla canzone pereferita dal papa': "ci manchi Vagabondo, hai mosso l'Italia. Guarda quante persone ti vogliono bene". La bara del militare alla fine e' stata accompagnata verso il cimitero per l'ultimo momento di dolore e raccoglimento per la famiglia Pezzulo. Pochi istanti prima l'uffcialita' della cerimonia ha visto la consegna della bandiera italiana, che avvolegava il feretro, alla moglie del maresciallo.

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