mercoledì 31 ottobre 2007

4 novembre tradizione o memoria storica?

La crisi di valori che da tempo contraddistingue la nostra società rende difficile l’interpretazione del vero significato di tante ricorrenze. Il precedente Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, si è impegnato nel corso del suo mandato a trasmettere all’intero Paese l’importanza del principio di identità nazionale, intesa come appartenenza ad un popolo ricco di valori che, attraverso i secoli, si è sempre saputo distinguere nel mostrare la sua vera identità. L’Italia vanta un passato fiero di gloriosa terra dove gli antichi popoli dell’Impero romano seppero trasmettere al mondo intero, allora conosciuto, principi che rimangono ancora attuali. Un conquista che il Paese spesso però mostra di non ricordare. A chi attribuirne la colpa? Ai politici che non riescono a tener vivo quel senso di attaccamento agli antichi valori di cui i nostri avi sono andati così fieri? Oppure ai mass media che ci allontanano dai valori che contano? Di certo, è preoccupante come in qualche regione al confine si cerchi di annullare quanto di italiano esiste. Il riferimento è evidentemente legato al caso dell’Alto Adige. Non un commento politico, ad eccezione di qualche partito che, purtroppo, non ha alcun potere di intervento.Il Governo tace e intanto in questi luoghi la gran parte delle scuole statali di lingua tedesca non permette l’insegnamento dell’italiano. La domanda che mi pongo è questa. Ha ancora senso festeggiare il 4 novembre come anniversario della Vittoria, quando in alcune parti del nostro Paese si dileggia tutto ciò che è italiano? Siamo sicuri che gli italiani interpretano il 4 novembre nel suo giusto significato, per gli alpini è un valore indiscusso; ricordiamo che per quelle terre gli italiani pagarono un prezzo altissimo con milioni di morti ed invalidi. I nomi di quegli eroi sono scritti sulle migliaia di lapidi ed epigrafi sparse in ogni angolo d’Italia. Diamo allora onore a quei Caduti per la Patria ed in particolare il 4 novembre, festa anche delle Forze armate, non dimentichiamo di deporre un fiore su quelle pietre scolpite che tengono viva la memoria nelle nostre città e nei tanti piccoli paesini sparsi ovunque. È un atto doveroso e di rispetto che resiste anche ai tanti episodi incresciosi certamente deplorati dalla gran parte degli italiani. Siamo all’ottantanovesimo anniversario di quella che fu chiamata “La vittoria mutilata” e in occasione di questa storica data, che segnò il compimento dell’Unità d’Italia e l’affermazione dei valori di giustizia, libertà e solidarietà tra tutti i popoli, il prossimo 4 novembre avrà luogo una solenne cerimonia per commemorare gli eroi di tutte le guerre.