lunedì 29 ottobre 2007

(Bz) PENNE o piume ??

L’adunata degli alpini dunque non si farà, l’intangibilità simbolica dell’anno hoferiano è salva. A dire la verità non è che poi avessimo bisogno di quest’ultima conferma, ma la discrepanza tra l’orizzonte d’attesa della città di Bolzano (in questo ben rappresentata dalla paciosa posizione del suo sindaco) e quella della sua provincia (incarnata dal sedicente presidente “di tutti”) viene sempre a galla in ogni questione che abbia a che fare con i simboli. Per spiegare quello che è accaduto occorre richiamarci alla teoria (termine che qui intendo secondo l’etimo: dal greco theorein, composto da thea, “spettacolo” e horao, “osservo”, ovvero “guardare uno spettacolo”), senza dunque sprecare troppe emozioni e, soprattutto, osservando questo spettacolo, invero mediocre, dall’alto. Dato che, come abbiamo visto, la questione deve essere analizzata sul piano simbolico, cerchiamo allora di capire che cos’è un simbolo e come funziona. Anche in questo caso ci soccorre l’etimologia. Come ci informa Wikipedia, la parola deriva dal greco súmbolon dalle radici sym-, (“insieme”) e bolé (“un lancio”), avente il significato approssimativo di unire due parti distinte: “Nella lingua corrente della Grecia antica, il termine súmbolon aveva il significato di “tessera di riconoscimento” o “tessera ospitale”, secondo l’usanza per cui due individui, due famiglie o anche due città spezzavano una tessera, di solito di terracotta, e ne conservavano ognuno una delle due parti a conclusione di un accordo o di un’alleanza, da cui anche il significato di “patto” o di “accordo” che il termine greco assume per traslato. Il perfetto combaciare delle due parti della tessera provava l’esistenza dell’accordo”. Ora, in che senso gli alpini e gli Schützen sono dei “simboli”? Escludendo altri possibili significati, essi sono evidentemente simboli rispettivi di “italianità” e “tedeschità”. Chi assiste all’adunata degli alpini, da un lato, e chi segue una parata di Schützen, dall’altro, generalmente è portato ad interpretare ciò che vede per ricostruire un’immagine unitaria (cioè simbolica) funzionale ad esprimere una determinata appartenenza. Ci si potrebbe chiedere (e ci si è chiesto): ma non sarebbe stato possibile accogliere entrambe le manifestazioni con ecumenico favore? In fondo sia gli alpini che gli Schützen non sono elementi armati gli uni contro gli altri e possono coesistere senza problemi. Verissimo. Ma anche falso. In quanto “simboli” essi ambiscono alla totalità e non accettano spartizioni di campo. Soprattutto, poi, se c’è qualcuno che pensa che il campo sia tutto suo e tende ad occuparne ogni singolo spazio. --(BrennerB.D.) ps. ogni commento he superfluo, non è che abbiamo girato le spalle ai nostri caduti, per la legge di mercato?