martedì 25 settembre 2007
BG grazie Alpini di Bracca
Un folto pubblico ha preso parte alle cerimonie per l’85° anniversario di fondazione del gruppo alpini di Bracca. È stata una due giorni di festa che ha avuto il suo momento clou nella mattinata di domenica, con il corteo per le vie centrali del paese e la celebrazione della Messa. A rappresentare al meglio lo spirito del gruppo c’era lo striscione con scritto «Sempre insieme», portato in corteo da alcuni alpini. Il capogruppo Stefano Zanchi si è soffermato nel suo discorso sull’importanza del ricordo, tema che è stato al centro della due giorni anche con la scelta di una frase tratta dal romanzo «Centomila gavette di ghiaccio» (che racconta la ritirata dalla Russia) come simbolo di quest’anniversario. «Ottantacinque anni di storia – ha detto Zanchi – rappresentano una vita. Il nostro dovere è quello della memoria e il nostro impegno deve essere quello di vivere al meglio questo dono».
«Il gruppo degli alpini – ha ricordato il sindaco di Bracca Omar Berlendis – è caratterizzato dai valori del coraggio, del sacrificio e della solidarietà, e dal fatto di essere pronti a difendere la libertà anche a costo della loro stessa vita. L’Amministrazione ringrazia tutto il gruppo per il lavoro svolto nel corso di questi anni». Presente alla giornata anche il vicepresidente della sezione di Bergamo, Giorgio Sonzogni: «Ottantacinque anni non sono pochi, ma se tutti noi alpini e i cittadini che condividono i nostri stessi valori proseguiremo nel ricordare i nostri Caduti e nel portare avanti lo “spirito alpino”, la vita del gruppo potrà proseguire ancora per altri 85 anni».
Nell’omelia il parroco di Bracca, don Francesco Mangili, partendo dall’esperienza delle persone chiamate a partecipare alla guerra, ha parlato dell’importanza del dovere: «La nostra vita, il nostro vivere sociale è innanzitutto riscoprire il valore e l’alto senso del dovere». Il poeta dialettale di Oltre il Colle Sergio Fezzoli ha dedicato al gruppo una poesia scritta in occasione dell’anniversario.