giovedì 24 luglio 2008

(Mi) Insisto: servizio militare obbligatorio

servizio militare obbligatorio insisto sull'utilità del servizio militare obbligatorio. Premesso che chi scrive, milanese quasi 35enne, leva 98/99, 6° rgt Alpini, San Candido, ha un ricordo eccezionale di quell'anno passato in divisa. Mi ero appena laureato, e come tanti miei coetanei/concittadini, potevo scegliere la via più facile, il servizio civile, qualche bell'incarico, comodo, facile, presso qualche Sovraintendenza, ufficio Comunale, etc, pur di rimanere vicino a casa, tornare a casa ogni sera a mangiare con mamma e dormire nel proprio letto, stando vicino agli amici/fidanzata. E magari nel contempo cominciare a fare qualche colloquio lavorativo. Devo ringraziare invece la mia cocciutaggine nell'aver sempre pensato che un anno di naja sarebbe stato molto importante. Perché? 1) Per i pochi giovani che hanno ancora un concetto di patria, il servizio militare, in qualunque arma, può rappresentare un'opportunità per servire e ringraziare il proprio paese; e a rischio di essere deriso, non c'è risveglio migliore di presentarsi all'adunata e iniziare la giornata cantando l'Inno Italiano; 2) Impari a conoscere la disciplina, la gerarchia, l'umiltà (ne servirà poi parecchia nel mondo lavorativo); al giorno d'oggi questi sono i valori che maggiormente mancano nei giovani; 3) Ti allontani da casa e da tutti i collegamenti (amici, famiglia, scuola etc) che hanno caratterizzato e tutelato la prima parte di vita; e soprattutto impari a stare e a conoscere gente di tutti i tipi, estranei spesso al tuo consueto ambiente di frequentazioni. Io, 24enne neo laureato, milanese un po' "bauscia" con tante ambizioni, ho stretto importanti amicizie con panettieri, contadini, elettricisti, etc, ma soprattutto da loro ho appreso valori, spesso dimenticati in certi ambienti; 4) Non è un anno perso, anzi, se chiedete agli uffici delle risorse umane di tutte le aziende, verrete a sapere che viene tenuto in seria considerazione se una persona ha prestato il servizio militare, a maggior ragione oggi che è divenuto non obbligatorio; 5) Un anno di militare ti aiuta a gestire e superare difficoltà, problemi che sorgono naturalmente in un ambiente per definizione “ostile” molto diverso da quello in cui sé sempre stati abituati a vivere, capacità che divengono poi molto utili nel proseguio della propria vita. Non voglio sostenere che la naja rappresenti un rifugio dorato, quasi parasidiaco, anzi, voglio piuttosto affermare che mai come oggi sia comunque molto utile e formativa per queste nuove generazioni di giovani viziati, “molli”, annoiati e un po' fuori di testa. ---(Matteo C.)