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(CO) Storie di spalloni sul filo della memoria
Sul filo della memoria. E dei ricordi personali, ma non solo. Così Giacomo Casartelli, comasco, ex insegnante del Caio Plinio, oggi in pensione, ha voluto scrivere e pubblicare Sugli impervi sentieri di confine, un prezioso libro di fotografie e di racconti che narrano la vita e le esperienze di alcune persone amiche, oggi tutte con età media di settant'anni, che negli anni d'oro del contrabbando lungo il confine tra il Comasco e il Canton Ticino - siamo negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso - hanno fatto gli spalloni.Non per arricchirsi, ma semplicemente per campare, costretti dal bisogno e dalla fame, poiché nelle nostre valli l'agricoltura era sostanzialmente impraticabile; le poche officine, chiuse; le infrastrutture, assenti; il regime fiscale, incompatibile con la realtà dei luoghi; la possibilità di studiare oltre la quarta elementare, nulla. Ne nasce così un affresco esemplare - come ricorda nell'introduzione l'ex sindaco di Como, Antonio Spallino - dove «testo e impressioni respirano un'aria di casa»; una sorta di viaggio introspettivo di ciò che fu il 'contrabbando romantico' nel nostro territorio e una «ricostruzione, passo per passo, di una micro-storia che merita meditazione e rispetto profondo». Il volume, arricchito con fotografie 'storiche' in bianco e nero di Antonio Aggio e pubblicato grazie al contributo del Comune di Vercana e dell'Associazione Nazionale Alpini - Gruppo Vercana (sezione di Colico), ha in appendice una dettagliata Carta dei sentieri usati dai contrabbandieri a cura di Andrea Masperi. Il ricavato della vendita del libro, disponibile da pochi giorni nelle librerie comasche, sarà devoluto in beneficenza.
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