chi ha più di quarant’anni sà chi era un remigino,perchè la scuola iniziava il primo ottobre, san remigio.
I quaderni erano piccoli, senza barbie o mazinga..c’erano già le copertine colorate : gialla grammatica, verde poesie, rossa matematica, blu dettati, astucci con il pelo di cavallino e cartella, che lo zaino lo usavano gli alpini mica i bambini..
Si faceva ginnastica vicino al banco : su le braccia, giù le braccia, poca roba, roba da suore, insomma.
La cosa più bella in assoluto erano le medaglie e le coccarde.
Ogni settimana,al venerdi, c’era una medaglia (cordoncino con la bandiera italiana, medaglia di bronzo con le stellone) per la migliore in operazioni, dettato, poesia, comportamento, preghiere. Le coccarde erano sempre con il tessuto della bandiera ,per le seconde classificate…
Te la portavi addosso fino al giovedì seguente, quando la suora toglieva la spilla-da-balia, lasciando due buchini sulla stoffa
e per un giorno eravamo tutte uguali : io , che ero un’ imbranata e poco capace ne ho sempre prese poche..
Poi sparirono,le medaglie e le coccarde..non sò se fu per una petizione all’onu o all’opera pia bambini maltrattati.
Spesso passo davanti alla mia scuola..funziona ancora, perchè di fissati che mandano i figli dalle domenicane ce ne sono…affettuosamente sbircio i finestroni delle aule elementari .
Ognuno ha le sue madlen.
minnie-remigina