Sul filo della memoria. E dei ricordi personali, ma non solo. Così Giacomo Casartelli, comasco, ex insegnante del Caio Plinio, oggi in pensione, ha voluto scrivere e pubblicare Sugli impervi sentieri di confine, un prezioso libro di fotografie e di racconti che narrano la vita e le esperienze di alcune persone amiche, oggi tutte con età media di settant'anni, che negli anni d'oro del contrabbando lungo il confine tra il Comasco e il Canton Ticino - siamo negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso - hanno fatto gli spalloni.Non per arricchirsi, ma semplicemente per campare, costretti dal bisogno e dalla fame, poiché nelle nostre valli l'agricoltura era sostanzialmente impraticabile; le poche officine, chiuse; le infrastrutture, assenti; il regime fiscale, incompatibile con la realtà dei luoghi; la possibilità di studiare oltre la quarta elementare, nulla. Ne nasce così un affresco esemplare - come ricorda nell'introduzione l'ex sindaco di Como, Antonio Spallino - dove «testo e impressioni respirano un'aria di casa»; una sorta di viaggio introspettivo di ciò che fu il 'contrabbando romantico' nel nostro territorio e una «ricostruzione, passo per passo, di una micro-storia che merita meditazione e rispetto profondo». Il volume, arricchito con fotografie 'storiche' in bianco e nero di Antonio Aggio e pubblicato grazie al contributo del Comune di Vercana e dell'Associazione Nazionale Alpini - Gruppo Vercana (sezione di Colico), ha in appendice una dettagliata Carta dei sentieri usati dai contrabbandieri a cura di Andrea Masperi. Il ricavato della vendita del libro, disponibile da pochi giorni nelle librerie comasche, sarà devoluto in beneficenza.domenica 23 dicembre 2007
(CO) Storie di spalloni sul filo della memoria
Sul filo della memoria. E dei ricordi personali, ma non solo. Così Giacomo Casartelli, comasco, ex insegnante del Caio Plinio, oggi in pensione, ha voluto scrivere e pubblicare Sugli impervi sentieri di confine, un prezioso libro di fotografie e di racconti che narrano la vita e le esperienze di alcune persone amiche, oggi tutte con età media di settant'anni, che negli anni d'oro del contrabbando lungo il confine tra il Comasco e il Canton Ticino - siamo negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso - hanno fatto gli spalloni.Non per arricchirsi, ma semplicemente per campare, costretti dal bisogno e dalla fame, poiché nelle nostre valli l'agricoltura era sostanzialmente impraticabile; le poche officine, chiuse; le infrastrutture, assenti; il regime fiscale, incompatibile con la realtà dei luoghi; la possibilità di studiare oltre la quarta elementare, nulla. Ne nasce così un affresco esemplare - come ricorda nell'introduzione l'ex sindaco di Como, Antonio Spallino - dove «testo e impressioni respirano un'aria di casa»; una sorta di viaggio introspettivo di ciò che fu il 'contrabbando romantico' nel nostro territorio e una «ricostruzione, passo per passo, di una micro-storia che merita meditazione e rispetto profondo». Il volume, arricchito con fotografie 'storiche' in bianco e nero di Antonio Aggio e pubblicato grazie al contributo del Comune di Vercana e dell'Associazione Nazionale Alpini - Gruppo Vercana (sezione di Colico), ha in appendice una dettagliata Carta dei sentieri usati dai contrabbandieri a cura di Andrea Masperi. Il ricavato della vendita del libro, disponibile da pochi giorni nelle librerie comasche, sarà devoluto in beneficenza.
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