domenica 21 dicembre 2008

Natale all'estero per 8.800 militari it.

Sarà un Natale di lavoro e di impegno all'estero per 8.800 militari italiani, all'opera in varie parti del mondo nell'ambito di 33 missioni sotto l'egida dell'Onu, della Nato o della Ue. Dall'Afghanistan alla Bosnia, dal Libano al Kosovo, dal Ciad all'Albania, i nostri soldati si preparano a vivere una festività tutta particolare, nell'ambito di operazioni spesso rischiose in posti lontani e disagiati. Nonostante questo, assicurano all'ADNKRONOS i comandanti dei contingenti e gli ufficiali addetti alla pubblica informazione, si cercherà di ricreare il più possibile un clima di festa, con presepi ed alberi addobbati, in modo che in questi giorni l'Italia sembri un po' più vicina. La gran parte delle forze italiane all'estero è impegnata in Libano (2.460 militari), in Afghanistan (2.270) e in Kosovo (2.150). Non sono però questi gli unici 'teatri operativi' che vedono all'opera i contingenti italiani: I nostri militari sono attualmente in attività anche in Bosnia, in Albania, in Iraq, in Georgia, in Ciad, in Congo, in Marocco, al confine tra India e Pakistan, a Malta, in Egitto, in Israele, a Cipro, in Macedonia. Sono ventuno, nel complesso, i Paesi nel mondo che ospitano le operazioni dei militari italiani, inviati in svariate aree di crisi per il mantenimento della pace e per l'assistenza, la sicurezza e lo sviluppo economico-sociale delle popolazioni. In questi giorni i vari contingenti hanno cercato di garantire presepi, simboli e di preparare pranzi speciali. Forse diverso dal solito, a migliaia di chilometri da casa, ma per tutti gli 8.800 soldati italiani sarà comunque Natale.Afghanistan, al 'Prt' di Herat un brindisi nella base. ''Sarà una festività 'operativa'. Compatibilmente con le esigenze della missione si cercherà comunque di conciliare le necessità di servizio con una piccola festa nella base'', dice il capitano Antonio Bernardo, portavoce del contingente italiano all'opera ad Herat, in Afghanistan, nell'ambito della missione Isaf, basato sugli alpini della brigata Julia. ''La maggioranza del personale sarà all'esterno della base impegnata in attività operative, ma ci sarà senz'altro un brindisi natalizio'', assicura il capitano Bernardo.Il Comando regionale Ovest della missione è affidato attualmente al Generale di Brigata Paolo Serra, che guida i quattro Prt (provincial reconstruction team) della regione ovest dell'Afghanistan (provincia di Herat, Badghis, Farah e Ghor) e la Fsb (Forward Support Base) di Herat. La gestione del Prt di Herat impegna la Task force italiana 'Lince' con a capo il Colonnello Luca Covelli e composta da unità dell'Esercito ed un team di esperti del Ministero degli Esteri. La missione multinazionale Isaf opera sulla base di un 'military technical agreement' siglato il 4 gennaio 2002 dalle autorità provvisorie afghane, comprende militari di 39 Nazioni ed è posta sotto comando Nato dall'11 agosto 2003.Militari italiani sono attualmente presenti a Kabul con il contingente Italfor XIX. Il 'Senior National Representative' è il Generale di Divisione dell'Esercito Marco Bertolini. Il Colonnello Lucio Gatti è il Comandante del Contingente Italian Task Force XIX. La componente principale di Italfor Kabul è basata sul 3° Reggimento Alpini, che costituisce l'ossatura del Comando responsabile per tutta l'area di responsabilità italiana, nell'ambito del Regional Command Capital.Bosnia, giocattoli per gli orfani di Sarajevo. Sarà un Natale di solidarietà per i militari italiani impegnati nella missione Eufor Althea in Bosnia. Il primo appuntamento già domani: i soldati porteranno in dono dei giocattoli ai 140 bambini, di varie etnie, ospitati in due orfanotrofi di Sarajevo. Successivamente, in serata, è in programma lo scambio di auguri tra il Comandante della Missione Eufor, Generale di Divisione Stefano Castagnotto e tutti i militari italiani di stanza presso la base Camp Butmir di Sarajevo.''Mercoledi 24, presso la Cappella del contingente Italiano sarà celebrata la Messa di Natale e successivamente tutti i militari si recheranno presso il refettorio per il tradizionale panettone e cioccolato'', aggiunge il tenente colonnello Gabriele Lucci, 'Press Office Chief' della missione europea in Bosnia. Il generale Castagnotto ha assunto il 4 dicembre scorso il comando di Eufor Althea. La missione, composta da 2.500 uomini appartenenti a 28 Paesi (gli italiani sono 300), opera in Bosnia dal 2004 con il compito di accompagnare il processo di stabilizzazione e di ricostruzione del Paese, devastato dalla guerra che ha insanguinato i Balcani nei primi anni '90. Le truppe della European Union Force sono schierate principalmente nell'ambito del quartier generale di Camp Butmir a Sarajevo. Dallo schieramento di Eufor in Bosnia Erzegovina, il livello di sicurezza generale è costantemente migliorato ed anche le capacità, da parte delle autorità locali di far fronte alle minacce al mantenimento di un ambiente stabile e sicuro, sono aumentate.Kosovo, a 'villaggio Italia' coro gospel e menù speciale. Tra le missioni italiane all'estero c'è anche chi, come i militari di stanza in Kosovo nell'ambito della missione Kfor, ha pensato di celebrare il Natale in maniera originale e coinvolgente. A 'Villaggio Italia', base del contingente situata a Belo Polje, fervono le prove di un coro 'gospel' che animerà la messa solenne nella base. ''I preparativi sono in corso, quella di Padre Giovanni sarà una celebrazione davvero speciale'', spiega il maggiore Pietro Piccirilli, portavoce del contingente italiano. Non mancherà, anche in Kosovo, un menù particolare che renda memorabile il pranzo di Natale in sala mensa.L'attuale Comandante della missione Kfor è un italiano, il Generale di Corpo d'Armata Emilio Gay. Oltre che a Belo Polje, nei dintorni di Pec, il contingente italiano che partecipa all'operazione è schierato a Pristina, Decane e Djakovica. L'Italia ha la leadership della Multinational Task Force West (Mntf-W ) attualmente strutturata sulla base della brigata meccanizzata 'Granatieri di Sardegna', con al comando il Generale di Brigata italiano Giovanni Armentani. Nell'ambito della missione, all'Aeronautica militare è stata affidata la realizzazione e la gestione tecnico-operativa di una struttura aeroportuale all'interno dell'area di responsabilità del contingente italiano nella zona di Dakovica. Il personale dell'Arma dei Carabinieri costituisce dal 1999 la componente principale della Msu (Multinational Specialized Unit), con sede a Pristina e posta alle dirette dipendenze del Comandante di Kfor. A 'Villaggio Italia' è in attività anche l'emittente del contingente italiano Radio West, che raggiunge tutto il Kosovo, il sud di Serbia ed il Montenegro, anche con trasmissioni nelle lingue albanese, serba, spagnola e inglese. La radio, oltre a programmi musicali di intrattenimento e notiziari italiani, fornisce anche informazioni meteo e sulla viabilitá, sul pericolo delle mine e degli ordigni inesplosi.Libano, da municipalità Shamaa un albero per i nostri militari. Anche nelle basi italiane della missione Onu Unifil, in Libano, sono già stati allestiti alberi di Natale, presepi e festoni che fanno la loro comparsa nelle camere, negli uffici e nei punti di ritrovo dei caschi blu della missione 'Leonte'. ''Nelle cucine delle basi, dislocate a Tibnin, Maraka e Shamaa, gli addetti al vettovagliamento iniziano già a proporre i menù delle grandi occasioni dove, ovviamente, non potrà mancare il panettone. Per il cappellano militare del contingente, don Franco -rileva il tenente Biagio Liotti, capo della cellula pubblica informazione del contingente italiano- l’auspicio è di avere una chiesa gremita in occasione delle celebrazioni religiose''. Nei giorni scorsi sono state accese le luci dell’albero di Natale a Shamaa. Una tradizione della municipalità locale che, con i suoi cittadini, esprime così un rapporto di amicizia e di apprezzamento per il ruolo del contingente italiano nel sud del Libano. Dal 28 novembre scorso la Brigata di Cavalleria dell'Esercito 'Pozzuolo del Friuli' ha assunto il comando del settore ovest di Unifil e del contingente italiano in Libano. Alla guida del generale di brigata Flaviano Godio, i cavalieri della brigata Pozzuolo, che in Italia ha sede a Gorizia, rimarranno nel sud del Libano per un periodo di circa sei mesi. Tra i compiti assolti dai militari italiani in ottemperanza alla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, oltre al monitoraggio del cessate il fuoco fra le milizie Hezbollah e Israele, anche quello di assistere l’Esercito libanese nelle iniziative per stabilire, tra la “Blue Line” e il fiume Litani, un’area libera da personale armato che non appartenga al governo libanese e ad Unifil. Fra i compiti dei militari italiani anche la bonifica degli ordigni esplosivi e lo sviluppo di progetti di cooperazione civile e militare.Ciad, raccolta fondi per beneficenza e tornei sportivi. Militari italiani sono impegnati anche in Africa: ''Nei limiti del possibile cercheremo di ricreare un clima di festa. Oltre alle celebrazioni, quindi, menù speciale per il pranzo di Natale, con un buffet nel piazzale della base di Camp Croci. E non mancherà il tradizionale albero di Natale'', sottolinea il colonnello Giorgio Bertini, comandante del contingente italiano che opera nell’ambito della missione europea di transizione Eufor in Ciad.Asini carichi di legname, case di fango con tetti di paglia e camion carichi all’inverosimile sono lo scenario che fa da sfondo alla missione dei militari italiani di stanza ad Abechè, in Ciad. E’ qui che dallo scorso marzo è presente un contingente militare, denominato Task Force Ippocrate, costituito da un centinaio di militari provenienti da tutte le quattro forze armate, schierato all’interno della base francese Camp Croci. Il contingente comprende un Ospedale da Campo Militare, con personale sanitario altamente specializzato ed in grado di effettuare qualunque intervento d’urgenza, proveniente prevalentemente dal Policlinico Militare Celio. I militari in Ciad ha nno dato il via ad una raccolta di fondi. La somma raccolta sarà donata alla locale chiesa cattolica, retta dall’ordine dei Gesuiti e ad un orfanotrofio. In programma, nella giornata della Vigilia di Natale, anche tornei di calcio, pallavolo, basket. Il supporto logistico alla missione è garantito dagli uomini del reparto sanità del 10° reggimento di manovra di Persano (Salerno), mentre le comunicazioni, da e per l’Italia, sono gestite da una compagnia trasmissioni del 232° reggimento di Avellino; fa parte della Task Force “Ippocrate” anche un nucleo Carabinieri provenienti dal 13° reggimento “Friuli Venezia Giulia”.

Nessun commento: