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Cuneo è pronta a riabbracciare gli alpini del II Reggimento di ritorno dall'Afghanistan,
venerdì 20 la cerimonia ufficiale in piazza Galimberti
DOPO LA SFILATA PER LE VIE DEL CENTRO, LA POSSIBILITA' DI VISITARE ANCHE UNA MOSTRA DI FOTOGRAFIE E UN’ESPOSIZIONE DEI MEZZI IN DOTAZIONE
Venerdì 20 giugno alle 17 nella suggestiva cornice di Piazza Galimberti a Cuneo avrà luogo la cerimonia che saluterà il rientro del 2° Reggimento Alpini da Kabul, dopo cinque mesi di attività nell’ambito dell’operazione in Afghanistan denominata ISAF.
Alla cerimonia, che vedrà anche l’avvicendamento alla guida del reggimento tra il Colonnello Michele Risi ed il Tenente Colonnello Giovanni Pezzo, interverranno numerose autorità civili, religiose e militari. In Piazza Galimberti verrà anche allestita una mostra di fotografie scattate in Afghanistan dagli Alpini del 2° ed un’esposizione dei mezzi in dotazione al reggimento.
Nel corso della missione a Kabul – incentrata sull’assistenza al governo afgano - il 2° Alpini ha contribuito al mantenimento della sicurezza nelle zone remote a sud della capitale afgana, svolgendo oltre 2000 pattuglie congiunte con le forze di sicurezza afgane e provvedendo all’addestramento di queste. Sono stati inoltre rinvenuti 11 depositi occulti di armi e munizioni.
Sul versante della ricostruzione e dello sviluppo sono stati realizzati – grazie ai fondi del Ministero della Difesa ed a quelli raccolti con l’iniziativa di solidarietà ‘Granda-Kabul - oltre 100 progetti, tra cui si annoverano: la costruzione o ristrutturazione di scuole e cliniche (una delle quali è stata intitolata alla memoria di due dei caduti del 2° reggimento, il capitano Manuel Fiorito ed il maresciallo Luca Polsinelli, scomparsi nel maggio 2006 in seguito ad un attentato), lo scavo di pozzi e numerosi interventi di miglioramento infrastrutturale, oltre alla distribuzione di aiuti umanitari alla popolazione nel periodo invernale.
Una delle costanti dell’operato del reggimento è stata l’interazione sistematica con le istituzioni locali ad ogni livello, al fine di coinvolgerle nel miglioramento delle condizioni di sicurezza e nella realizzazione di progetti di sviluppo ad impatto immediato. Tale interazione è stata attuata anche al fine di accrescere l’autorevolezza e la credibilità dei leaders locali nei confronti della popolazione e favorire lo sviluppo delle istituzioni.
L’approccio seguito ha coniugato sicurezza e sviluppo, sfruttando pienamente le potenzialità della base operativa avanzata situata nella valle di Musahi, a sud di Kabul. La base ha consentito un miglior controllo del territorio in collaborazione con le forze di sicurezza afgane ed una presenza importante dei militari italiani in una zona sensibile alla periferia della capitale.
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