Una Fondazione per studiare l’impatto del cambiamento climatico sul rischio idrogeologico e sugli incendi boschivi. E’ stata costituita a Savona all’interno del campus universitario dalla Regione Liguria, l’Università di Genova, la Provincia di Savona e il Dipartimento della Protezione civile e diventerà un punto di riferimento nazionale e internazionale per lo studio e la ricerca scientifica nel campo dell’ingegneria e delle scienze ambientali per la tutela della salute e della protezione civile. Dopo il Centro di Pavia dedicato al rischio sismico è questo il secondo centro nazionale che si costituisce per lo studio e la prevenzione delle catastrofi naturali. “L’iniziativa della Fondazione CIMA (Centro Internazionale in monitoraggio Ambientale) – spiega l’assessore alla Protezione Civile della Regione Liguria, Giancarlo Cassini –si prefigge di individuare e sostenere gruppi di eccellenza scientifica nelle Università italiane, nell’ambito della ricerca applicata allo sviluppo delle tecnologie e delle conoscenze per il controllo delle emergenze”. Al suo interno lavoreranno circa 30 ricercatori attualmente precari, laureati in Ingegneria, Fisica e altre lauree scientifiche con dottorato di ricerca.
“Abbiamo voluto – spiega Cassini – valorizzare l’immenso patrimonio di conoscenze accumulato in oltre un ventennio dall’Università di Genova attraverso una costante collaborazione con il Dipartimento nazionale della Protezione civile e anche sostenere i nostri giovani più dotati, evitando fughe di cervelli all’estero e offrendo loro l’occasione di lavorare nel proprio Paese”.